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mercoledì 23 marzo 2016

TRICASE LECCE “IL PAESE DELLA ROSA PEONIA” di Federica Murgia




Comune di Tricase SAC sistemi ambientali e culturali – Porta d’Oriente
ARTE CERAMICA BRANCA Presenta: “IL PAESE DELLA ROSA PEONIA” di Federica Murgia - Il raggio verde edizioni Un libro, una mostra Sa ‘idda de s’orrosa ‘e padenti Luigi De Giovanni e il paesaggio sardo Coordina Doriana Agrosì responsabile Artemide’s garden Gino Bleve dialoga con l’autrice Federica Murgia Interventi programmati: Mario Branca, Giovanni Pellegrino, Adriana Pulitì Musiche: Angelo Litti 30 marzo 2016, ore 19:30 Chiesa dei Diavoli Tricase (Lecce) Sinossi Uno spaccato del mondo contadino sardo, con le sue tradizioni che ancora resistono come buone pratiche su cui si innerva un forte senso della comunità. Quattro racconti introdotti da una breve presentazione dei protagonisti, in primis, il paesaggio che è parte della memoria non solo individuale ma collettiva e diventa un tassello unico e insostituibile. Il paese della rosa peonia - o come si dice in sardo Sa 'idda de s'orrosa ' e padenti non è solo il luogo geografico racchiuso tra il Gennargentu e il greto del Flumendosa, territorio dalla bellezza straordinaria con un patrimonio naturalistico tale da aver dato vita al primo Ecomuseo della Sardegna. É soprattutto una dimensione dell’anima dove l’amore per la famiglia include quello per la propria terra compresi gli esseri vegetali e animali che la popolano. E per il lavoro, tramandato di padre in figlio, che è la preghiera più bella che si possa recitare perciò la fatica nei campi e nei pascoli non è vissuta come un sacrificio bensì come un dono che rende felici e liberi. “Racconti di un mondo arcaico, lontano, del buon tempo antico, intrisi di fascino, di gioia di vivere e di spensieratezza: il mondo dei bambini. – si legge nella prefazione del genealogista Pino Ledda. Accanto a questo mondo, però, esiste il mondo dei grandi fatto di sofferenze, di privazioni, d’invidia e di cattiveria. Due mondi paralleli che Federica è riuscita a coniugare e a rappresentare magistralmente offrendoci uno spaccato di purezza che diventa, però, messaggio ed ammonimento e ci obbliga ad un duro esercizio di retrospezione”. L’Autore Federica Murgia è nata a Seulo, nella Barbagia, un paese della provincia di Cagliari situato nel pendio del monte Perdedu che fa parte del massiccio del Gennargentu.Lì ha vissuto l’infanzia e parte dell’adolescenza. Successivamente si trasferisce a Cagliari dove tuttora risiede nel quartiere di Villanova anche se trascorre lunghi periodi a Seulo e a Specchia (Lecce). Insegna, sino al 2010, nelle scuole secondarie di primo grado come docente di Educazione Tecnica e, dopo la specializzazione, come docente di sostegno. Appassionata e curiosa dell’arte scrive per artisti, italiani e stranieri, che espongono nella galleria d’arte “Mentana” di Firenze o in altri spazi pubblici o privati. É ideatrice del sito: www.murmurofart.comdove confluisce la sua passione per l’arte e per la natura.
info artemidesgarden@gmail.com +39 328.8941464
Seguirà rinfresco con delizie vegane Piccapane e dolcetti sardi
Il raggio verde edizioni - Artemide’s garden - e20cult associazione culturale - Agriturismo Piccapane di Cutrofiano (Lecce) - Diome mia Fonì Fonè Zollino Salento Mediterraneo - Meditinere servizi turistici Tricase

domenica 28 febbraio 2016

LUCE e MATERIA


P.zza Mentana 2/3 r - 50122 (FIRENZE)
Tel. 055.211985 - Fax. 055.2697769
galleriamentana@galleriamentana.it - www.galleriamentana.it
OPENING: SABATO 5 MARZO 2016 ORE 18.00





LUCEeMATERIA
RASSEGNA ARTI VISIVE Contemporanee
(Pittura – scultura - fotografia)

La mostra resterà aperta al pubblico fino al 23 Marzo 2016
Art Director Giovanna Laura Adreani
La Galleria D’Arte Mentana di Firenze, da sempre impegnata nella valorizzazione dei linguaggi dell'arte contemporanea, ha organizzato la rassegna: Luce e materia.
Lo scopo di questa rassegna, è di presentare opere di artisti emergenti ed inserirli nel panorama dell'arte contemporanea attuale.

Artisti presenti in mostra:
Salvatore Maggazini - Ana Monica Aveni - Leonardo Fiaschi – Britta Cianferoni - Alessandro Gretter Joaz Silva - Ricardo Hantzschel - Giorgia Bettini - Stefania Libertella - Paolo Staccioli

LUCEeMATERIA
Il racconto di questa mostra porta a indagare la luce e la materia: spiritualità del gesto pittorico e concretezza del colore e del supporto.
Le ombre, che esaltano le cromie dei climi descritti, si soffermano nei paesaggi dell’animo che s’interfacciano, con forza espressiva e narrativa, con quelli reali cogliendo lo spettacolo del tramonto o dell’alba che segna il tempo della vita o le angosce esistenziali, in contrasti di emozioni e tonalità.
La poesia di empatie proprie del rapporto materno diventa discorso con le mute figure, inespressive, davanti ad un nudo di vita.
Questa collettiva è un’esperienza di emozioni divenute concento d’accordi coloristici e formali. Un viaggio nell’arte di artisti accumunati dalla condivisa urgenza di descrivere il loro mondo interiore, attraverso opere che diventano un dialogo e un confronto, che porta al sentire universi di valori e sentimenti diventati propri di questo progetto espositivo che, nelle diversità interpretative, trovano il nesso comune attraverso “Luce e materia”.
Federica Murgia

ORARI: 11:00-13:00 - 16:30-19:30 - Sabato e Domenica su appuntamento
GALLERIA D'ARTE MENTANA
P.zza Mentana 2/3 r - 50122 (FIRENZE)
Tel. 055.211985 - Fax. 055.2697769
galleriamentana@galleriamentana.it
www.galleriamentana.it

mercoledì 27 gennaio 2016

Mostra personale di Jiang Guangyu





                                           Culture a confronto
Mostra personale di
Jiang Guangyu
                                  Dal 6 al 23 febbraio 2016
               Galleria Mentana, Piazza Mentana 2, Firenze 
Sabato 6 febbraio maggio alle ore 18.00 s’inaugura alla Galleria Mentana (Piazza Mentana, 2) di Firenze la mostra personale dell’artista cinese Jiang Guangyu dal titolo Culture a confronto.

Artista internazionale e designer, Jiang Guangyu passa dalla rappresentazione della figura umana, spesso inserita in uno scenario urbano, agli scorci che restituiscono la bellezza incontaminata del paesaggio naturale. Allo sviluppo rigoroso del disegno si unisce un grande senso del colore dato per trasparenze e sovrapposizioni. La dialettica tra luce e ombra sospende l’azione in una dimensione senza tempo, determinando l’intensità poetica dell’immagine. Protagonisti dei suoi dipinti sono uomini e donne inseriti un mondo dove nulla viene lasciato nella cornice di significati già prestabiliti: il suo sguardo si posa sul reale per indagarne il senso profondo, per trasformare in evento anche il gesto più semplice e quotidiano. E’ la ricerca di una spiritualità che vive nelle cose, che appartiene all’individuo e che trova un equivalente nel paesaggio naturale.  Quest’ultimo trova spazio nella sua pittura quale espressione di un’armonia originaria, forma simbolica che la rappresentazione artistica cattura e rivela. Realizzati a pastello o con la tecnica dell’acquerello, i suoi dipinti sono il risultato di una sintesi tra la tradizione calligrafica della pittura cinese e un registro formale intessuto di affascinanti suggestioni contemporanee.   
Jiang Guangyu nasce in Cina nel 1968. Nel 1990 inizia gli studi presso l’Istituto d’Arte di Shandong, diplomandosi come maestro d’arte nel 1994. Nello stesso anno trova lavoro come designer a tempo pieno presso la JIANGUO Co., a Quindao. Nel 1996 ottiene la cattedra di Design del tessuto e della moda presso il dipartimento di Belle Arti dell’Università di Quindao, incarico che detiene tutt’oggi. Nel 2009 inizia ad approfondire la tecnica ad acquerello, grazie anche alla guida e all’appoggio di grandi maestri quali Hou Anzhi e Tao Shihu. Da allora ha ricevuto diversi riconoscimenti e menzioni al merito per il suo contributo artistico: nel 2011, le opere ad acquerello Spring Fishing (Pesca a primavera) e The Wind (Il vento), hanno ottenuto il decimo ed undicesimo posto all’Esposizione Nazionale d’Arte di Shandong. Nel 2012 l’opera Cages (Gabbie) è stata selezionata per la prima mostra del pastello ed dell’acquerello organizzata dallo Shandong Arts Council. Nel settembre 2013, in occasione della decima edizione del China Art Festival, il Public Daily gli dedica un articolo, definendolo “artista d’avanguardia”, e pubblica dodici opere recenti ad acquerello.
L’evento espositivo si protrarrà fino al 23 febbraio con inaugurazione sabato 6 febbraio alle ore 18.00. La mostra sarà aperta al pubblico dal lunedì al sabato dalle 11.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.30. Chiusura domenica e lunedì mattina.

FIERA INTERNAZIONALE DI INNSBRUK (AUSTRIA)



FIERA INTERNAZIONALE DI INNSBRUK (AUSTRIA)







FIERA INTERNAZIONALE DI INNSBRUK (AUSTRIA)
La Galleria d’arte Mentana è presente dal 28 al 31 gennaio 2016.
Per informazioni:
+39 055 211985 Galleria
 

Nello stand espositivo della Galleria Mentana di Firenze sono presenti gli artisti:

ROBERTA TRESOLDI 
RICARDO HANTZSCHEL
LYDIA MOAWAD  
BUNGO MORITA 
AUDREY TRAINI 
ASTRID BANZIGER
BRUNO  SFEIR 
BIANCA VIVARELLI   
GIBERTONI BARCA      
LUIGI DE GIOVANNI
ANNIE GHERI
SALVATORE MAGAZZINI
GIAMPAOLO TALANI
ROSARIO BELLANTE
VITTORIO TESSARO
Ghenadie Popic
 Antonio Lucarelli.

giovedì 26 novembre 2015

LUIGI DE GIOVANNI ALLA GALLERIA D'ARTE MENTANA DI FIRENZE

LUIGI DE GIOVANNI ALLA GALLERIA D'ARTE MENTANA DI FIRENZE

GALLERIA D'ARTE MENTANA FIRENZE
Piazza Mentana, 2/3r - FIRENZE-
Tel.+39.055.211985 – Fax +39.055.2697769 - www.galleriamentana.it


 “ARTE 2016”
Opening: sabato 12 dicembre 2015 ore 17.30
La mostra sarà visitabile dal 9 dicembre
2015 al 10 gennaio 2016.


Scheda mostra:
Nome della galleria: Galleria d’Arte “Mentana”
Indirizzo: Piazza Mentana, 2/3r – FIRENZE
Titolo della Mostra: “ARTE 2016”
Mostra a cura di: Giovanna Laura Adreani
Date: dal 9 dicembre 2015 al 10 gennaio 2016
Inaugurazione: sabato 12
dicembre 2015
ore 17.30
Orario di apertura: tutti i giorni
11:00 /13 :00 - 16:00/20:00

Chiuso il 24-25-26 e 31dicembre 2015 -1-2 gennaio 2016
Info: Tel.+39.055.211985 – Fax +39.055.2697769
e.mail: galleriamentana@galleriamentana.it

Presentazione
Come di consuetudine anche quest’anno,
in occasione
delle
festività del Natale, la Galleria d’Arte Mentana di Firenze presenta la
rassegna “Valori di continuità”. La mostra, occasione per fare un viaggio
nell'arte contemporanea, offre al pubblico di appassionati e collezionisti un
ricco e variato percorso che muove, attraverso
le opere di artisti già affermati, giovani promesse nazionali e internazionali, nell’incontro dei
linguaggi più innovativi
dell’arte
contemporanea e le opere dei grandi maestri.
In esposizione ci saranno idee, fermenti
e innovazioni nelle arti visive che, nei "valori di continuità",
creeranno il
clima giusto
per tuffarsi nell’oggi dell’arte. È un’importante occasione per ammirare opere
di artisti italiani e stranieri

che
pongono gli spettatori davanti alle più significative tendenze, in una
panoramica delle diverse discipline.
Valori di continuità è un appuntamento
per conoscere le idee e i modi di operare degli artisti, la cui ricerca, nei
colori e nelle luci, svela il
significato e la spiritualità delle loro origini.
               
Art Director, Giovanna Laura Adreani

OPereINMOsTrAdeIseGueNTIArTIsTI:   
CyNThIAArAf (Messico) - JANICeALAMANOu (Inghilterra) - fATIMAALObAIdI (Iraq) - ANGeLAAudIberTbeLTrAMO (Francia) - frANCesCOGIberTONIbArCA (Italia) - rOsArIObeLLANTe (Italia) - serGIObeNveNuTI (Italia) - yurIbIAGINI (Italia) - frANCesCACOLI (Italia) - LuIGIdeGIOvANNI(Italia) - ANNIeGherI(Francia)
rICArdOhANTzsCheL (Brasile) - ANTONeLLAINCOrvIA(Italia) -eNrICOMACCIONI (Italia) - sALvATOreMAGAzzINI (Italia) - LIdIAMOAwAd(Libano) - OxANAkOzheMyAkINA-MAzhuLIs (Mosca) - eNrICOreNATOPAPAreLLI (Italia) - GheNAdIePOPIC (Moldavia) - hAyATsAIdI(Marocco) - bruNOsfeIr(Uruguay) –
GIAMPAOLOTALANI (Italia) - vITTOrIOTessArO (Italia) -
AudreyTrAINI(Canada) - kIkukOudA(Giappone) - bIANCAvIvAreLLI(Italia)

La mostra sarà visitabile dal 9 dicembre
2015 al 10 gennaio 2016.
tutti i giorni  11:00 /13 :00 - 16:00/20:00






giovedì 5 novembre 2015

Luigi De Giovanni Sutta Le Capannne De Lu Ripa JEANS “space and time” - De Giovanni Luigi pittore contemporaneo - Creazioni d'arte - Cagliari

Luigi De Giovanni Sutta Le Capannne De Lu Ripa JEANS “space and time” - De Giovanni Luigi pittore contemporaneo - Creazioni d'arte - Cagliari


Luigi
De Giovanni







 Sutta Le Capannne De Lu Ripa

JEANS

 “space
and time”

Il
rapporto “spazio – tempo”  è  ciò che Luigi De Giovanni  coglie e riversa, dopo averlo fatto
proprio, nelle sue opere. Queste
non sono solo istantanee di ciò che  vede, ma, anche, immagini del suo animo: sensibilità che si
trasferisce  nei colori sino a
vivificarli  e renderli
comunicativi e poetici.
Lo  “spazio e il tempo” è colore che cambia
nei diversi ambienti, con l’alternarsi del giorno e della notte, con le
stagioni,  è  jeans che parla di luoghi e d’eventi,
non sempre belli.
Le
pennellate che si sovrappongono, inseguendo la luce o le idee, diventano
trasposizioni dei climi temporali che fanno emergere la poetica dello spirito.
Mettono in luce, nel groviglio che prende forma, la follia e la cecità del
genere umano che non rispetta se stesso e la sua casa: terra.
Osservando
la natura ferita, l’artista, riflette amaramente sulla sconsideratezza
dell’uomo e trasla i sentimenti nelle sue opere che diventano icone di dolore  e di sogni.
Aleggia
una lirica cruda, mitigata solo dall’armonia coloristica, in un rimando
continuo all’uomo, al tempo e allo spazio.
Il
tempo e la natura, spazio vitale, solo apparentemente sconfitti
dall‘incoscienza umana, per De Giovanni,
hanno sempre  ragione e i
fatti lo dimostrano.  
La
linea guida dell’esposizione è data dall’espressività aspra dei jeans che
parlano, attraverso colori e segni aggressivi, di sogni infranti che coabitano
con nuovi sogni, suggeriti dai
paesaggi e dai fiori.
In
queste opere si ritrova una narrazione della sterilità dell’animo umano,
saccheggiatore  non solo
dell’ambiente ma, spesso, anche dei sentimenti,
Un’univocità
di discorso, poetico e pittorico allo stesso modo, che trova la sua ragione
d’essere nell’analisi di "spazio e tempo" che conducono alla vita e
alla distruzione di essa.
“Space
and time”, dai molteplici significati, titolo della mostra che vuole essere il
racconto di come l’artista avverte il mondo e l’arte.
                                         
                                         
Federica Murgia






Spazio
espositivo: Galleria Sutta Le Capannne De Lu Ripa
Piazza
Del Popolo – Specchia (LE)





Ingresso
libero
cell.
3283516620









JEANS di LUIGI DE GIOVANNI







          Ho visto i
"jeans" e la loro simbologia mi ha riportato ai periodi bollenti
della contestazione e della mia, allora, giovanissima età... quando ero piena
di sogni: anche io pensava di cambiare la società.
Oggi non riecheggia un "urlo nel
buio" ma si avverte l’inquietudine, la sofferenza e la debolezza dell'uomo
ormai ammutolito dagli eventi tragici che l'angosciano e dalla superficialità
dell’essere.
Scorrono le immagini sulle opere, di
De Giovanni, e si viene attratti dalla violenza dei segni e dei colori, i jeans
raccontano di molotov, di bombe, di parole e pensieri di fuoco: sono il ricordo
degli anni 60/70 e la vita di oggi.
Questi "jeans" sono un
messaggio muto di protesta, forse inutile, in un mondo rimasto immutato.
L’artista avverte una società in
disfacimento e la riporta su queste icone del passato e culto del presente.
Oggi sono più lisi, strappati,
violentati, per apparire, perché l’essere ormai non è più un valore, non più
indumento resistente al lavoro duro e alla lotta ma feticci di moda sempre più
fatua e frivola.
I jeans di De Giovanni, con i loro
simboli e i loro colori, protestano.
In essi si nota una simbologia che
ricorda quelle degli anarchici, sia nei colori rossi e neri che nelle forme che
li contengono. Non è un condividere questo movimento ma è un ricordare
l’ideologia primordiale di libertà senza regole, forse non di giustizia. La
linea nera, quasi circolare, che racchiude il fondo dei pantaloni incorniciati,
sembra una provocazione un voler dire che si è ridotti a questo.
Trovare il fondo di qualcosa è essere
alla fine, voler dimenticare, con atteggiamenti superficiali e irresponsabili,
il baratro che ci si sta scavando intorno.
In questi jeans, ormai diventati
vuota apparenza, si riscontra che guerre, fame, distruzione dell’ambiente
trovano risposte solo in un consumismo insensato e distruttivo, nella violenza
concreta o delle idee.
Oggi s’indossano jeans lisi,
strappati costosissimi e si dimentica la gran valenza dell’essere: purtroppo
non più una virtù.
Ecco l’apparire diventato status…
modo d’essere nella società è in questi strappi, in questi brandelli
sfilacciati, ora urlanti di colore e di dolore, che si riconosce la protesta di
De Giovanni che sogna ancora un mondo più giusto e in pace.
I simboli, riconoscibili nelle opere
e riconducibili al reale, parlano di violenze non viste, non udite perché le
persone “civili” educate… progressiste potrebbero turbarsi, com’è, purtroppo,
capitato dal ’68 ad oggi.
I jeans di De Giovanni, questa volta,
sbordano dalla cornice, posto rappresentativo se si vuole dare un significato,
come trasbordante e inglobante era il movimento del ’68: sogno infranto.
Sono jeans, quindi, in cornice,
oggetto o concetto artistico da conservare, dove la gran valenza rivoluzionaria
ha intrinseco significato di vuota utopia. Rivoluzione nella rivoluzione,
sempre uguale nel tempo, segni circolari, colori di un’anarchia ancora
militante, illusione vana, idee morte sul nascere sono i racconti che si
leggono su questi jeans diventati arte.
Federica Murgia